Ovidio: I più autorevoli studiosi mondiali a convegno a Sulmona.

Dopo le celebrazioni Ovidiane di qualche anno fa, che videro anche la presenza del Presidente della Repubblica; dopo l’omaggio, comunque tardivo, da parte ...
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Dopo le celebrazioni Ovidiane di qualche anno fa, che videro anche la presenza del Presidente della Repubblica; dopo l’omaggio, comunque tardivo, da parte del Comune di Sulmona alla memoria del Prof. Pino Papponetti che di Ovidio fu tra i più stimati ed autorevoli esegeti; dopo la bellissima riedizione delle Metamorfosi da parte di Einaudi e sostenuta dalla Fondazione CARISPAQ, approda a Sulmona un convegno di eccezionale spessore che colma il vuoto durato svariati lustri in materia di studi Ovidiani.

Un vuoto solo parzialmente colmato da una iniziativa meritoria come quella del Certamen Ovidiano che ha tenuta alta negli anni la bandiera di Ovidio nella città che gli diede i natali.

Il merito va attribuito, senza ombra di dubbio, alla Prof.ssa Lisa Ciccone, che di Papponetti ha raccolta l’eredità e ai figli del compianto studioso, Ettore e Ernesto, i quali ostinatamente hanno voluto recuperare il ruolo storico del Centro Studi Ovidiani da lui fondato e reso un riferimento internazionale riguardo alla conoscenza e lo studio dell’opera del più celebre poeta latino.

Probabilmente si tratta anche di un moto di orgoglio, spinto oltre che dalla memoria del lavoro di Papponetti, dall’assurdo paradosso che rende tuttora Ovidio autore più studiato ed apprezzato all’estero di quanto lo sia in Italia e nella sua terra natale, per quanto ci siano stati sforzi apprezzabili ma episodici in passato per superare un così macroscopica contraddizione.

L’appuntamento è per oggi venerdì 20 e domani sabato 21 ottobre. Ma riportiamo le parole del comunicato firmato dalla presidente del centro studi, la Prof.ssa Ciccone:

Il Convegno è importante sia per il suo spiccato carattere di internazionalità sia perché affronta tematiche su cui la ricerca ha ancora molto da esprimersi: da una parte gli strumenti (scholia greci e fonti di altro genere) su cui Ovidio potrebbe aver formato la sua competenza poetica, fatta evidentemente non soltanto di ispirazione, dall’altra come l’opera di Ovidio sia stata interpretata nel corso dei secoli, perché fornisse gli strumenti utili per la formazione del sapere nel Medioevo e nell’Umanesimo-Rinascimento. Il Centro Studi Ovidiani ha inaugurato le proprie attività lo scorso 7-8 luglio con il Convegno ‘Giuseppe Papponetti e il Centro Studi Ovidiani’ e prosegue nei vari lavori annunciati in quell’occasione, fra cui la costruzione di un sito (www.centrostudiovidiani.org) particolarmente articolato, che sarà in grado di ospitare i più completi databases, offrendo così allo studioso di qualsiasi livello la possibilità di svolgere la sua ricerca su Ovidio».

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