Giostra Cavalleresca: dopo 30 anni di sfide e spettacolo la scommessa si rinnnova.

Trent’anni non son pochi. E sono d’obbligo gli auguri, soprattutto se si pensa al fatto che pochi, all’inizio, ci avrebbero scommesso. ...
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30 anni di giostra cavalleresca a Sulmona

Trent’anni non son pochi. E sono d’obbligo gli auguri, soprattutto se si pensa al fatto che pochi, all’inizio, ci avrebbero scommesso.

L’appuntamento è per domenica 19 maggio presso il Teatro Comunale “Maria Caniglia” dove si festeggerà il trentennale e si parlerà di futuro con due personaggi ed esperti di eventi e turismo: Roberto Montagna e Massimo Alesii e con ospiti ed esponenti della cultura e della politica locale e regionale.

Nata da una idea del prof. Gildo Di Marco, forse anche stimolato dalla sua avventura cinematografica che nel 1970 ha vissuto con Mario Monicelli nel film “Brancaleone alle Crociate” e quindi portatore di una visione del mondo impregnata dalla cultura di quel tempo, diventa una cosa concreta quando una parte più lungimirante della politica locale decide di sposarla e trasformarla in un progetto reale.

L’obiettivo cui era destinata in origine era quello di creare una manifestazione con una gara che potesse essere abbinata alle estrazioni dei biglietti di una lotteria nazionale, tra quelle che il governo nazionale aveva deciso di istituire e che vedeva assegnatario della delega specifica, come sottosegretario alle Finanze, proprio l’introdacquese l’on. Domenico Susi, leader dei socialisti abruzzesi e del quale, tra l’altro, a dicembre di quest’anno, ricorrono i vent’anni dalla prematura scomparsa.

I tempi però, sfortunatamente, non coincisero. I preparativi per la nascente Giostra Cavalleresca furono più complessi di quanto si fosse immaginato e l’abbinamento manifestazione-lotteria saltò.

L’idea però era buona e prese vita egualmente. L’associazione nacque ufficialmente nel 1993 e nel 1995, sotto la sindacatura di Bruno Di Masci, ci fu la prima edizione.

Il tipo di gara, il coinvolgimento dei borghi e dei sestieri cittadini, sia pure del tutto inventati rispetto alle evidenze storiche, il sontuoso corteo in costume che accese l’immaginazione e la voglia di protagonismo dei sulmonesi, finalmente dotati di un evento che fosse davvero di tutta la città, fecero il resto nonostante le immancabili innumerevoli polemiche, critiche, difficoltà finanziarie e logistiche per la scelta della spettacolare location nel plateatico di Piazza Garibaldi (Maggiore per la Giostra).

Oggi è una realtà consolidata e matura cui si affiancano eventi culturali, promozione del turismo in città, attività per il tempo libero.

Ha superato molte criticità, anche grazie al supporto convinto e costante di tanti e in particolare di un personaggio che alla sua genesi assistette, ovvero Domenico Taglieri, Mimmo per gli amici, attuale presidente della Fondazione CARISPAQ.

Dopo dieci anni di commissariamento è stato eletto un nuovo consiglio direttivo con in testa Maurizio Antonini (Presidente) e Rosa Giammarco (Vice-presidente) inaugurando anche una fase di apertura al territorio, con collaboratori provenienti dai paesi del circondario e con molte nuove idee da mettere sul piatto.

Oltre alla Giostra Classica, la Giostra Cavalleresca d’Europa intestata a Celestino V e la coinvolgente “Cordesca” dei bambini, sono diventati altri due fiori all’occhiello, le basi su cui costruire il futuro di un evento unico nel suo genere in tutta l’italia meridionale e che forse trova una manifestazione altrettanto importante solo nel Palio dei Normanni che si tiene in Sicilia a Piazza Armerina.

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