Visitare l’eremo di S. Onofrio al Morrone ad agosto. Forse.

Mai perdere la speranza. Nemmeno quando ritardi, burocrazie e – consentitelo – sciatteria sembrano precludere qualsiasi esito positivo. Invece stavolta ...
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turisti a Sant'Onofrio sul Morrone
turisti a Sant'Onofrio sul Morrone

Mai perdere la speranza. Nemmeno quando ritardi, burocrazie e – consentitelo – sciatteria sembrano precludere qualsiasi esito positivo. Invece stavolta incrociate le dita perchè forse una soluzione per rendere visitabile il sito religioso più importante d’Abruzzo, almeno per il resto del mese di Agosto, forse è stata trovata.

Bisogna ammettere che se ci riusciremo sarà grazie all’interessamento sincero del sindaco Di Piero e della sua giunta (non ci aspettavamamo niente di meno in verità, conoscendo le persone) che dopo una fase di ascolto delle associazioni locali, la nostra Celestiniana, i “Volontari delle Frazioni” e l’associazione “Una Fondazione per il Morrone” ha fatto propri i suggerimenti ricevuti e, sia pure con i tempi dilatati dovuti al solito vizio delle amministrazioni sulmonesi, fatto di crisi estemporanee, maggioranze precarie e scontri che di politico spesso hanno solo la definizione, ha preso in mano la questione e, convocati i responsabili degli uffici, ha individuato una modalità possibile.

Certo non è il non plus ultra, si tratta alla fine di tre settimate perchè a settembre ci saranno nuovi lavori di consolidamento del costone roccioso che comporteranno una nuova chiusura dell’area, ma almeno si consentirà ai tanti che in questi scampoli d’estate vorrebbero visitare il sito di poterlo fare. Dovremo però tutti dimenticare la pessima abitudine di salire in auto fino al piazzale dello chalet. Che male non fa visto che s’inquinerà meno e si camminerà di più.

In primis perchè è appena stato ristrutturato e non consente il parcheggio “disinvolto” che si praticava in passato, poi perchè per garantire l’apertura sarà necessario il rispetto rigoroso del regolamento di sicurezza redatto nel 2013 (grazie all’Ing. Carlo Speranza e all’attuale assessora geologa dott.ssa Catia Di Nisio) e che consentì si di ritirare l’ordinanza di chiusura in vigore, ma al prezzo di apporre una ventina di cartelli stradali che, di fatto, consentono il transito ma non la sosta dei vieicoli.

Ora dipende solo dal numero di volontari delle associazioni che si renderanno disponibli a garantire l’apertura della sbarra di accesso e la sorveglianza degli acessi al sentiero durante gli orari di visita giornalieri, sette giorni su sette, che indicativamente andranno dalle 9:00 alle 13:00 del mattino e dalle 16:00 alle 18:30 del pomeriggio. Questo dall’8 o dal 9 del mese corrente.

Ovviamente sarà premura nostra e del Comune dare adeguata pubblicità alla cosa non appena verrà formalizzata.

Così magari, stavolta, non dovremo subire le lamentele (sacrosante) di devoti, visitatori e operatori turistici che si vedono privati di una degli attrattori più suggestivi dell’intero circondario.

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