Un Eremo per Santuario

Per andare subito al punto della questione, venerdì 28 marzo nel pomeriggio a partire dalle 15:30, su iniziativa della Fondazione CARISPAQ Paolo Mieli, già ospite in due precedenti ...
immagine Ingresso Eremo di Sant'Onofrio
Ingresso Eremo di Sant'Onofrio

Per andare subito al punto della questione, venerdì 28 marzo nel pomeriggio a partire dalle 15:30, su iniziativa della Fondazione CARISPAQ Paolo Mieli, già ospite in due precedenti appuntamenti insieme a S.E. Matteo Zuppi, presidente della CEI, dialogherà con il prof. Fabrizio Politi riguardo una vicenda che, per ovvi motivi, sta molto a cuore a noi ma crediamo a tutti i peligni e non solo.

Ovvero della questione dell’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, sito religioso e spirituale più importante d’Abruzzo che negli ultimi quindici anni, a causa di un ginepraio amministrativo in cui si infilò l’amministrazione comunale di Sulmona in seguito a un insignificante smottamento avvenuto lungo il sentiero, è rimasto di fatto formalmente inaccessibile fino a qualche settimana addietro quando, in seguito all’affidamento temporaneo in custodia alla nostra associazione in collaborazione con i Volontari delle Frazioni, è tornato ufficialmente ad essere visitabile.

L’incontro, che si terrà presso l’auditorium del Vescovato di Sulmona, è contemporanemente la coda e il proseguio del progetto delle “Capitali celestiniane della Pace” che durante il 2024 ha toccato i luoghi celestiniani più significativi dentro e fuori dalla nostra regione.

Infatti, dopo i saluti del padrone di casa, Monsignor Michele Fusco vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, e del dott. Mimmo Taglieri, presidente della Fondazione, a moderare la “chiacchierata” sarà Angelo De Nicola coordinatore del progetto e autore di numerose pubblicazioni dedicate alla storia di Celestino V e alle vicende collegate.

Tutto questo con l’obiettivo di restituire all’Eremo, luogo estremamente simbolico e significativo, uno status di carattere religioso di primaria importanza a tutti noto, da tutti condiviso ma che proprio per le vicende sopra accennate lo ha visto escluso paradossalmente da eventi come il Giubileo del 2025.

Nonostante sia tra i pochi siti in Italia dove per i credenti è possibile lucrare l’indulgenza plenaria quotidiana e perpetua” (cioè tutti i giorni), grazie al legame speciale con San Pietro Celestino V Confessore.

Un gesto importante quello di venerdì 28 e in qualche modo un risarcimento per i decenni di sostanziale oblio cui solo il legame fortissimo con la gente del posto ha impedito di cancellarne la memoria e di lasciare in abbandono la struttura.

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