Il Fuoco che unisce le città di Sulmona e l’Aquila

Quei due gonfaloni esposti sulla scalinata di San Francesco della Scarpa sono l’immagine più rappresentativa di quello che il Fuoco del Morrone dovrebbe ...
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17 agosto - Fuoco del Morrone 2023
Il Fuoco del Morrone accolto dalle autorità cittadine a Sulmona

I due gonfaloni esposti sulla scalinata di San Fancesco della Scarpa a Sulmona sono la rappresentazione del significato del Fuoco che unisce due città.

Quei due gonfaloni esposti sulla scalinata di San Francesco della Scarpa sono l’immagine più rappresentativa di quello che il Fuoco del Morrone dovrebbe essere: un simbolo di unione e di solidarietà tra i due capoluoghi nel nome di Pietro Celestino.

Come dicevamo durante serata inaugurale all’arrivo delle fiaccole nella chiesetta di San Pietro Celestino a Bagnaturo di Pratola Peligna, il Fuoco del Morrone è molto diverso da quello appiccato da una mano scellerata distruggendo di nuovo decine e decine di ettari di vegetazione e centinaia di animali.

Il Fuoco del Morrone è fatto di una fiamma che non brucia ma riscalda i cuori. Il Fuoco del Morrone non lascia buio e distruzione, ma dove passa porta la luce nelle coscienze. Il Fuoco del Morrone non accende gli animi separandoli, ma li avvicina e li unisce nella memoria dell’eredità comune lasciataci dal Papa eremita.

Vedere i due gonfaloni di Sulmona e L’Aquila, simboli di identità peculiari e diverse, troppo spesso oggetto di rivalità campanilistiche, polemiche e conflitti di interessi amministrativi e politici, riuniti dalla fiamma del Perdono che arde al centro, equidistante ma vicina, offre il senso più autentico del significato di questa manifestazione.

Di ciò che rappresenta nelle intenzioni dei fondatori, nel tentativo di condurre lungo le nostre contrade un messaggio di conciliazione e affrancamento dalla schiavitù dettata dall’illusoria e precaria conquista di un potere, quanto mai transitorio ed effimero, al quale Celestino oppose la sua clamorosa rinuncia, scolpendo nei secoli la forza rivoluzionaria dell’umiltà e di un Perdono tanto più dirompente in quanto inopinatamente gratuito.

Messaggio che tanti amministratori, politici e rappresentanti delle istituzioni dovrebbero scolpire nella coscienza. Le conseguenze benefiche sarebbero immediatamente percepibili da tutti, soprattutto dai più deboli e dai più fragili.

E se accadesse già tra quei due gonfaloni, male non sarebbe di certo. Anzi, forse sarebbe una lezione per tutti gli altri.

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