Il cardinale, il giornalista e il papa del Morrone. Per Sulmona città della pace.

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domenico taglieri e matteo zuppi

Era novembre del 2024, quando in un teatro “Maria Caniglia” pieno come un uovo, il cardinale allora in odor di papato Matteo Zuppi, Paolo Mieli, Mimmo Taglieri e Fabrizio Marinelli si sono confrontati su un tema quanto mai delicato come quello della pace.

C’era già stato un prologo nel luglio precedente, quando un primo incontro nella chiesa abbaziale di Santo Spirito a Morrone Zuppi si collegò in video conferenza, condividendo l’idea di legare Sulmona, la Giostra d’Europa e Pietro da Morrone/Celestino V ad un progetto per diffondere gli ideali di perdono e riconciliazione legati alla figura del santo.

Il ragionamento si è gradualmente allargato e, come era naturale che fosse, l’attenzione e il cuore del progetto si sono focalizzati sullo status dell’eremo di Sant’Onofrio che, godendo tra l’altro di una speciale indulgenza plenaria, è certamente il sito religioso più importante della regione.

Quindi ora il tutto si fonde, e non c’entra la canicola di queste settimane, in una unica visione dove Sulmona diventa una città per la Pace, la Giostra d’Europa l’evento che riunisce le nazioni europee partecipanti nel nome di Pietro Celestino e del suo messaggio universale, che lo stesso Papa Francesco I cita nella bolla per l’indizione del Giubileo 2025, il primo del terzo millennio.

Sarebbe stato normale che la città di Pietro da Morrone si fosse mossa in questa direzione già da tempo.

Oggi forse l’eremo e l’abbazia avrebbero già il ruolo e l’importanza eccezionale che gli compete ma, come si dice, meglio tardi che mai e forse il 10 luglio, in questo incontro che si terrà all’auditorium dell’Annunziata a Sulmona, saranno posate le fondamenta affinché questo avvenga.

Anche perché oggi c’è anche una legge regionale che offre gli strumenti per farlo.

Ci saranno quindi i saluti del sindaco Luca Tirabassi, del presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri e dell’assessore alla Cultura Roberto Santangelo e autorevoli gli interventi del vescovo Michele Fusco, del presidente della Deputazione di Storia Patria, Fabrizio Marinelli e del prof. Fabrizio Politi, docente di Diritto Pubblico a L’Aquila. Moderatore, fisso ormai degli incontri celestini, Angelo De Nicola.

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